Prima di entrare
Se vuoi alcune indicazioni su come avventurarti tra le voci di Asmodeo guarda il video
(altrimenti entra e goditi la scoperta dell'esperienza).
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AVVISO PER GENITORI E INSEGNANTI - CONTENUTI ESPLICITI Rabbia, tristezza, paura hanno molti modi per manifestarsi a volte diventano voci aggressive, offensive, minacciose, arrivano le parolacce, le espressioni forti, violente, contro gli altri e contro se stessi. Abbiamo riportato tutte queste voci, così come sono emerse. Possiamo dire che sono consigliate ad utenti 14+, anche se, le storie che ci hanno raccontato ragazzi e ragazze di prima superiore riguardano episodi accaduti nella scuola secondaria di primo grado, se non prima. Quindi, cosa e a chi vietare? Quelle che sentirai sono le parole del bullismo e del cyberbullismo, vanno riconosciute, comprese e trasformate insieme. |
Istruzioni:
Una volta "entrato", in basso a destra troverai una serie di icone, ecco cosa puoi fare:
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Condizioni di utilizzo della stanza di asmodeo
- Il progetto Le voci di Asmodeo ha l'obiettivo di sensibilizzare sul tema del contrasto alle dinamiche di bullismo e cyberbullismo.
- Le storie rappresentate nella stanza di Asmodeo sono ispirate a vicende reali, vissute e/o conosciute dai partecipanti al percorso, sono state rielaborate e astratte per la pubblicazione. Nomi e luoghi sono riportati in modo del tutto casuale. Le voci che esprimono pensieri, opinioni, sentimenti, emozioni dei personaggi sono una libera interpretazione di chi ha inventato la storia.
- Le vicende non sono spiegate in modo descrittivo, sta all'utente ricostruire l'accaduto e collegare le voci ad eventi e personaggi.
- Puoi navigare la galleria liberamente, la numerazione delle storie nella stanza non è indicativa di una sequenza obbligata.
- Dove trovi la scritta "RISPONDI ALLE VOCI" puoi accedere ad una bacheca virtuale sulla quale registrare direttamente un messaggio audio di reaction. Il messaggio è anonimo e sarà pubblicato dopo l'approvazione del moderatore. Nella modalità con visore di realtà virtuale l'accesso alla bacheca delle reaction non è abilitato.
- Per qualsiasi informazione o richiesta rispetto al contenuto della stanza di Asmodeo invia una email a [email protected]
- le persone che hanno partecipato ai laboratori teatrali hanno rilasciato regolare liberatoria per l'utilizzo dell'immagine, è sempre possibile chiedere la cancellazione della propria immagine o della propria voce scrivendo a [email protected]
- si declina ogni responsabilità sull'utilizzo non autorizzato, improprio, illegittimo e illegale dei materiali pubblicati.
Cliccando il pulsante "ENTRA" dichiari di aver letto e compreso
le condizioni d'utilizzo della galleria virtuale.
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Il progetto
Perché scomodare un potente demone biblico ebraico, appartenente alla gerarchia dei demoni di Satana per un progetto sul cyberbullismo?
Forse perché ha molte teste e quindi molte voci con cui parlare... Forse perché richiamando Socrate, che diceva di essere guidato verso la felicità da un demone interiore che lo consigliava su quali azioni compiere e quali no, possiamo pensare alla "voce" interiore che ogni persona trova in sé, come un pezzo di anima. Ma cosa può succedere quando la voce "guida", quella che ispira le nostre azioni, arriva dal demonio della distruzione, dal signore della cupidigia, dell'ira, della discordia e della vendetta? "Le voci di Asmodeo" è un progetto di sensibilizzazione, contrasto e prevenzione rispetto alle dinamiche del Cyberbullismo, proposto alle scuole secondarie del territorio dalla Rete di scopo provinciale per la prevenzione e contrasto del bullismo e cyberbullismo di cui è capofila l'IIS Badoni di Lecco. Tra i mesi di ottobre e dicembre 2024, 13 classi di 3 istituti superiori della provincia di Lecco hanno partecipato all'esperimento teatrale/transmediale, guidati dagli ideatori dell'intervento: gli opertori teatrali Gigi Maniglia e Matteo Binda. Due classi dell'IIS Bertacchi, sei classi dell'IIS Medardo Rosso di Lecco e cinque classi dell'IIS Marco Polo di Colico hanno affrontato le tematiche del Cyberbullismo in un percorso ispirato alle tecniche introspettive del Teatro dell'Oppresso di Augusto Boal: Il poliziotto nella testa e l'Arcobaleno del desiderio, attingendo inoltre all'immaginario creato per i film di animazione "Inside Out" dove le emozioni delle persone sono rappresentate come personaggi in azione nella cabina di pilotaggio (il cervello) di ogni essere umano. I ragazzi sono stati accompagnati all'attività espressiva attraverso giochi ed esercizi teatrali basati sull'improvvisazione. Hanno condiviso in gruppo le esperienze e i vissuti legati al tema con la tecnica del Teatro Immagine e hanno scelto alcune vicende emblematiche da approfondire. Hanno individuato un fotogramma fondamentale della vicenda e l'hanno fissato come base di sviluppo delle reazioni interiori dei personaggi: ciascuno ha potuto immedesimarsi in un ruolo coinvolto nella situazione ed esprimere uno o più punti di vista, con un audio o con un video. Provare ad immaginare cosa prova un persona, cosa gli passa per la testa, cosa vive interiormente è il primo passo verso lo sviluppo dell'empatia. Il lavoro di gruppo ha permesso di aumentare la consapevolezza sulla complessità del fenomeno, uscendo dalla logica buoni-cattivi. Ciascuno con la propria storia e il proprio vissuto, ciascuno in ricerca di equilibrio nella relazione con gli altri. Il lavoro di sviluppo e di confronto in classe ha permesso così di arrivare all'elaborato multimediale: una galleria virtuale interattiva. Si tratta di un dispositivo artistico di andata e ritorno tra reale e virtuale. In andata, il gioco teatrale ha permesso di "materializzare" le istanze interiori che muovono i nostri comportamenti (emozioni, valori, pensieri, stati d'animo, ecc.) estraendole e permettendo agli attori di interpretarle usando l'improvvisazione teatrale. Sono apparse in classe: la "rabbia del cyberbullo", il "senso di colpa" della vittima, la "bassa autostima", e così via ed è stato possibile aprire un dialogo con queste voci interiori. Nel percorso di ritorno, voci, immagini, storie, vissuti sono stati di nuovo "smaterializzati" e affidati ad un dispositivo virtuale, sotto forma di foto, audio, video e video 360° andando così a costituire una sorta di "galleria virtuale" che è possibile visitare interattivamente per vedere, ascoltare, riflettere e, per chi vuole, provare a rispondere alle voci di Asmodeo. Questo percorso raccoglie una parte del lavoro fatto in classe, dove è stato possibile approfondire i temi e aiutare i ragazzi a sviluppare consapevolezza sulle dinamiche in oggetto, a sentire empaticamente l'altro e ad allenarsi nell'affrontare situazioni simili. Una ricerca che prosegue, aperta a tutti, per provare a sintetizzare insieme, citando Augusto Boal, gli "anticorpi" più efficaci, in grado di contrastare le voci distruttive del demone. Un grazie alla Rete di scopo e alle scuole che hanno creduto nella proposta, un grazie a tutte le ragazze e i ragazzi che si sono messi in gioco per dare voce e corpo all'esperienza. |
24 gennaio 2025
Gigi Maniglia
Gigi Maniglia